Adam Bede by Eliot George

autore:Eliot, George [Eliot, George]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788868263188
pubblicato: 2014-05-22T22:00:00+00:00

* In italiano nel testo originale, ndt.

* Canzone giacobita, ndt.

* In italiano nel testo originale, ndt.

XXVI

Il ballo

Arthur aveva scelto l’atrio come sala da ballo: una saggia scelta, perché nessun’altra stanza sarebbe stata così spaziosa e avrebbe avuto il vantaggio delle grandi porte che davano sul giardino e servivano anche come entrata nelle altre stanze. A dire il vero, il pavimento di pietra non è il più adatto per ballarci sopra, ma la maggior parte degli invitati sapeva addirittura cosa significava ballare nella cucina, durante le festività natalizie. Era uno di quegli ingressi che faceva sembrare dei ripostigli le stanze circostanti, con angeli di stucco, trombe e ghirlande di fiori sui soffitti alti, e grandi medaglioni di svariati eroi sulle pareti, alternate da statue nelle nicchie. Tutto fu poi abbellito con rami verdi, e il signor Craig era felice di mostrare il suo gusto e le piante della sua serra per l’occasione. Gli ampi gradini della scalinata in marmo erano stati coperti di cuscini che servivano da sedili per i bambini, ai quali era stato concesso di rimanere fino alle undici e mezza di notte con le cameriere, per vedere il ballo; e siccome questo ballo era riservato agli affittuari più importanti c’era abbastanza spazio per tutti. Le luci erano disposte in modo affascinante in lampade di carta colorate, appese tra i rami verdi, e appena le mogli e le figlie degli affittuari vi diedero un’occhiata ebbero l’impressione di non aver mai visto nulla di così splendido; ora si rendevano conto in che specie di appartamenti vivessero i re e le regine, e i loro pensieri corsero con rammarico ai cugini e ai conoscenti che non avevano avuto questa preziosa opportunità di conoscere come andavano le cose nel bel mondo. Le lampade erano già accese, anche se il sole era da poco tramontato, e fuori c’era quella luce calma nella quale ci sembra di vedere tutti gli oggetti in modo più distinto che a mezzogiorno.

Fuori dalla casa si stava svolgendo una graziosa scenetta: i fattori e le loro famiglie si muovevano verso il manto d’erba, tra i fiori e gli arbusti, o lungo la vasta strada dritta che conduceva alla facciata esposta a est, dove un tappeto di erba si estendeva su entrambi i lati, cosparsa qua e là da cedri dai grossi rami lisci e scuri, mentre un enorme abete a forma di piramide sfiorava la terra con i suoi rami, con una frangia di un verde più chiaro che pendeva.

I gruppi di contadini nel parco stavano gradualmente andando via, i giovani si sentivano maggiormente attratti dalle luci che si accendevano dalle finestre della galleria nella vecchia abbazia, che sarebbe stata la loro sala da ballo, e alcuni degli anziani sobri pensavano fosse ora di ritornare alle proprie case. Tra questi c’era Lisbeth Bede, e Seth l’accompagnava, non soltanto per amore filiale, ma soprattutto perché la sua coscienza non gli avrebbe permesso di divertirsi al ballo. Quello era stato per Seth un giorno malinconico: Dinah non era mai stata così

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